citazione

"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni." (Eleanor Roosevelt)

mercoledì 17 settembre 2014

Il profumo dell'uva fragola, in una focaccia alta e morbida

Mi piacciono le giornate di settembre...
Sebbene ci sia la ripresa delle normali occupazioni lavorative e non, mi restano addosso gli strascichi dei giorni di ferie, la necessità di trovare dei momenti di lentezza in mezzo ai ritmi che sono tornati ad essere frenetici. Un mio pregio-difetto, quello di correre e incastrare gli impegni e di aggiungerne continuamente di nuovi!
Ma a settembre, tutto questo è ancora sotto controllo.
Il sole che resiste alto fino a sera e le temperature miti (nonostante l'estate mancata) rendono irrinunciabile la passeggiata o la corsa nella campagna attorno a casa. Soprattutto dopo giornate chiusa in ufficio davanti ad uno schermo.

Respiro aria, mi riempio di ossigeno e della luce calda del tramonto. Lascio scorrere lo sguardo attorno a me...guardo i campi di mais ormai secchi, scorgo mele novelle sugli alberi di alcuni giardini, melograni carichi di frutti, filari di viti con tanti grappoli pronti per la vendemmia.

E si fa strada un pensiero...non posso lasciare che tutta l'uva sparisca tra pochi giorni...ricordo bene la bontà di una schiacciata all'uva che avevo realizzato l'anno scorso...avrei voglia di rifarla, magari provarne una versione alta, tipo un pane dolce farcito...

E se in mezzo ai campi compare un filare di vite striminzito e modesto, con piccoli preziosi grappoli nascosti tra le foglie...come posso non raccogliere un po' di quell'uva fragola, così profumata, per fare proprio quella focaccia a cui stavo pensando?


FOCACCIA ALTA CON L'UVA


I miei tempi:
- giorno 1: rinfresco lievito madre, dopo 3-4 ore impasto, riposo a temperatura ambiente per 2 ore, frigo fino al giorno dopo (18-20 ore)
- giorno 2: riposo a temperatura ambiente per 1-2 ore, pieghe a tre e stesura in teglia, lievitazione a raddoppio (3/5 ore), cottura
Ho preferito la procedura con maturazione in frigo e poi lievitazione e cottura il giorno 2, ma è possibile ometterla e procedere subito con una lievitazione dell'impasto fino a raddoppio e poi pieghe-stesura-lievitazione cottura, terminando alla sera del giorno 1.
I tempi di lievitazione sono indicativi, variano con la forza del lievito e la temperatura ambiente

Dose per uno stampo rettangolare 17.5 cm x 27.5 cm.
Con la stessa ricetta è possibile realizzare una focaccia bassa, tipo schiacciata, stendendo la pasta più sottile e direttamente sulla teglia da forno.

Ingredienti
   90 g lievito madre rinfrescato e maturo
   100 g acqua
   200 g latte
   500 g farina
   20 g zucchero
   3-4 g sale
   20 g strutto (o burro)
   per spennellare: 30 g latte e olio 
   per farcire: 400-500 g uva nera da vino (uva fragola ancor meglio)
                     100-120 g zucchero
Variante con impasto diretto con lievito di birra: sostituire il lievito madre con 5 g di lievito di birra fresco e aggiungere agli ingredienti sopra 30 g di acqua e 60 g di farina.

Procedimento
- Impastare iniziando con lievito madre, acqua e latte
- Aggiungere farina, zucchero e sale e terminare con lo strutto
- Impastare 10'-15' minuti fino ad avere una massa incordata (foto 1), liscia e morbida
- Riporre in un contenitore, coprire con pellicola, tenere due ore a temperatura ambiente (foto 2)
- Mettere in frigo a 4°C fino al giorno dopo (18/20 ore)
- Tirare fuori dal frigo e far riposare un paio d'ore a temperatura ambiente (foto 3)
- Rovesciare sul piano di lavoro e sgonfiare l'impasto
- Dare due giri di pieghe a tre e far riposare mezzora coperto da pellicola
- Pesare e dividere in due porzioni, di circa 600 g e 300 g
- Stendere la parte maggiore sul piano infarinato, fino ad uno spessore di un paio di centimetri per la versione alta, un centimetro per quella bassa
- Posare nello stampo o sulla teglia, leggermente unti di olio
- Coprire con chicchi di uva (300-350g) e metà dello zucchero (50-60 g) (foto 4)
- Stendere la seconda porzione in modo che abbia circa le stesse dimensioni della precedente
- Posarla sopra il primo strato e chiudere ai lati sollevando i bordi laterali della pasta sottostante e pizzicandoli sopra
- Spennellare di olio e latte
- Coprire con il resto dell'uva (foto 5)
- Coprire con pellicola e far lievitare fino al raddoppio (3/ 5 ore) (foto 6)
- Scaldare il forno, cospargere di zucchero la focaccia e cuocere a circa 200°C per 20 minuti, poi a 180°C per circa altri 20minuti. Regolarsi comunque con il proprio forno: la focaccia deve apparire gonfia e dorata in superficie
- Far raffreddare e conservare in un sacchetto per alimenti.


E questo pane dolce settembrino va alla raccolta n.21 di Panissimo,
che questo mese è ospitata da  Sandra.
La raccolta è stata ideata da Sandra e Barbara.


E anche alla raccolta di settembre della amica polacca Zapach Chleba
 

21 commenti:

  1. Che meraviglia!!!!! E sicuramente golosissimooo!!!!!:-)

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    1. Grazie Marinuccia! è un sapore semplice, di pane dolce, reso ricco e umido dai chicchi di uva.
      molto buono anche nella versione bassa, tipo schiacciata.
      ciao, e grazie della visita :-)

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  2. E' bellissima Ele, profumata e soffice! Brava! <3

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    1. tutto merito della dolce uva che ho (ehm) trovato....;-)
      Grazie della visita!!!!

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  3. uffi avevo scritto il commento e mi ha dato errore... comunque avevo scritto che non amo settembre perché porta via l'estate e la luce che io amo tanto e poi le prossime ferie sono troppo lontane!! non sono un'esperta di lievitati ma questa focaccia è bellissima, complimenti, penso sempre a cosa potrei fare con l'uva fragola e questa è una proposta magnifica!!! un bacione

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    1. hai ragione, settembre porta via l'estate, che amo anche io. E allora cerco di godermi più che posso la luce fino a sera, l'aria aperta, le passeggiate.
      Se hai uva fragola, prova la focaccia...anche in versione sottile, così senti di più la presenza dell'uva. Oppure...(pure io non sono esperta di lievitati, per cui se vuoi ti dò un altro suggerimento)...una burrosa quattro quarti con in più i chicchi d'uva!!!!
      ciao Tiziana, mi ha fatto piacere leggerti qui! :-)
      :-)))

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  4. proprio vero, quando ancora non hai ripreso del tutto i ritmi frenetici e hai tempo di fare le cose con lentezza.
    il mio angolo di lentezza è la cucina, quando cucino me la prendo comoda, rispetto i tempi, le lente cotture, i minuti necessari..... facciamocela durare Ele questa lentezza per favore!
    grazie per questa meravigliosa focaccia. sembra così soffice!
    Sandra

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    1. eh Sandra...io devo obbligarmi a non dimenticare il valore della lentezza, tenderei a farlo.
      Però in questo periodo, per fortuna, le giornate ancora abbastanza lunghe, e il desiderio di avere ancora sensazione di ferie, mi fanno rallentare!
      sono contenta ti piaccia la mia focaccia. Anche nella versione bassa è buonissima, più umida e succosa, ma stavolta avevo voglia di bocconi alti e morbidi. :-)
      a presto, ciao!!! :-*

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  5. Eccoti finalmente!
    Che bella la focaccia all'uva. Mia mamma ne fa una buonissima, più bassa. E io l'adoro.
    La tua è sofficissima.....e che belle quelle fossette colorate.

    :)

    Un bacione tesoro, ci vediamo domani! ❤
    PS. ancora non ho deciso cosa cucinarti :D

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    1. mi piace molto anche la focaccia bassa! stavolta ho voluto provare una variante alta, tanto basta stendere più spesso e attendere il raddoppio. :-)
      sono contenta ti piaccia questa.
      e ... non sono minimamente preoccupata di non mangiar bene con te!!!! bello il ♥ rosso!!! :-)))
      buonanotte

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  6. Ciao che bella, non l'avevo mai vista alta, ma fa venire una voglia di assaggiarla! Un abbraccio
    Paola

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    1. grazie Paola.
      In effetti di solito si usa fare la schiacciata bassa...questa alta è una "invenzione" mia...perfetta per l'inzuppo e per avere un prodotto morbido!!! ciao!

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  7. Si è proprio bella da vedere così soffice e alta, viene davvero volgia di prenderene un pezzo! Non l'ho mai provata la schiacciata all'uva e a vedere la tua viene una gran voglia :). Buona settimana Ele

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    1. ciao Angela! se hai occasione (e tempo), provala...alta o bassa, è comunque buona...l'importante è prendere uva da vino matura e saporita.
      grazie della visita!!! buonissima settimana a te! :-*

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  8. bella alta e soffice, sarà tremendamente buona! Un abbraccio SILVIA

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    1. lo era, sì...semplice, come il pane, ma con il tocco dolce e aspro dell'uva nera.
      ciao Silvia, a presto!!!

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  9. BELLA FOCACCIA, grazie per l'aggiunta alla lista di settembre, i saluti di acacia blog-Małgosia

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    1. grazie...anche se capire la lingua è difficile, siete stati bravi a scrivere qui in italiano! ciao!

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  10. Ciao, molto bella questa focaccia, vorrei provarla ma non ho il lievito madre, ho provato molte volte a farlo ma proprio non ci riesco. Come posso sostiruire la quantità della pasta madre con il lievito di birra? Se puoi aiutarmi..... ciao Bruna

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  11. Scusa, non avevo letto con attenzione e non avevo visto che c'è l' indicazione per utilizzre il l d b.
    Ciao Bruna

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    1. ciao Bruna, di solito cerco di dare indicazioni anche per il lievito di birra, visto che anche io prima di avere il lievito madre lo usavo. E tutt'ora lo trovo comodo. A volte, si può sosituire la quantità di lievito madre prevista con 1/3 di acqua, 2/3 di farina, + circa 5-6 gr di lievito di birra (dose su 500 g di farina totale). Anche meno lievito (1gr!) se invece che un impasto diretto prepari una biga.
      questa focaccia non è molto dolce, è un impasto simile a pane, ma con uva e zucchero aggiunto in mezzo e sopra, diventa dolce.
      molto buona anche la versione stesa sottile!
      fammi sapere se la provi...e se vuoi mandami via email una foto della tua focaccia così la pubblico.
      ciao!

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