FIORI BRINATI. Glicine, acacia, rose, per dolci decorazioni

Quanto mi piace questo periodo dell'anno. Luce fino a sera, temperature piacevoli, aria fresca di mattina, sole quasi estivo durante il giorno, nuvole bianche che corrono nel cielo azzurro. E attorno a me, colori!
Erba, foglie, fiori, sono al massimo della loro vitalità.
In questo periodo, complici la voglia di sperimentare e i tanti spunti visti in rete (nonchè la mia immancabile curiosa golosità) guardo i fiori con occhio nuovo: affamato!
Mi sono lascaia scappare le violette...ma non mi sono fatta sfuggire i fiori di glicine e quelli di acacia, qualche settimana fa. E ora è iniziata la "caccia" alle rose.
Non so se avrò tempo di sperimentare tutte le idee che ho. Anzi, lo so. NON avrò tempo di sperimentare tutte le idee che ho.
Intanto, qualcosa sono riuscita a fare. Con i fiori di acacia, ho già fatto le frittelle.
E poi...questi dolcissimi, teneri, fiori brinati che vi mostro oggi.

Visto che la folgorazione l'ho avuta appena ho visto la foto di apertura di questo post di Cristina, ho usato pari pari la sua ricetta (firmata tra l'altro da Paco Torreblanca...a cui mi sento "legata" perchè mi ricorda, con nostalgia, un viaggio a Barcellona in cui avevo acquistato un suo libro...). Le violette di Cristina erano davvero bellissime (...cosa non lo è da lei???), non ho resistito e ho copiato l'idea.
L'ho applicata a tre tipi di fiori che si possono mangiare (se non hanno subito trattamenti e se sono lontani da strade trafficate!) e che io ho trovato o nei campi attorno a casa o in giardino.
Ho usato anche i fiori di glicine dopo averli visti qui da Monica.

Mi piacciono da matti!!! Un qualsiasi semplice dolce con sopra un fiorellino brinato diventa così chic...beh, penso che "chic" sia indissolubilmente legato a "semplice". 
Non li ho ancora usati per torte (avrei mille idee, non abbastanza tempo)...ma qualcuno me lo sono mangiato così, solo soletto...quasi come una caramella.

FIORI BRINATI
procedimento da questo post di Cristina, leggermente modificato da me (versione in blu)
Ingredienti
   35 g albume (albume di un uovo medio)
   2 g gelatina in fogli (un foglio)
   zucchero semolato
   fiori freschi commestibiliNote:
- Torreblanca usa l'albume pastorizzato. A casa...mi sono fidata ad usara l'albume normale.
Procedimento
- Tenere l'albume 1-2 ore fuori dal frigo, così da portarlo a temperatura ambiente.
- Ammollare la gelatina in acqua fredda per qualche minuto.
- Strizzarla e scioglierla al micronde per pochi secondi.
- Unire la gelatina sciolta all'albume, mescolando senza sbattere. Non usare albume freddo altrimenti gelatinizza subito, non sbattere mescolando per non creare bollicine d'aria che poi si vedrebbero sui petali.
- Pennellare i petali da entrambi i lati con un pennellino intinto nell'albume, cercando di tenerli bene aperti e separati. Io: tenendo il fiorellino per il gambo, prima l'ho immerso nell'albume e poi con il pennellino ho tolto l'eccesso di albume e separato i petali.
- Tenere il fiore per il gambo con una mano, con l'altra versare a pioggia dei pizzichi di zucchero semolato (non troppo per non avere ammassi di zucchero antiestetici). Io: tenendo il fiorellino per il gambo, l' ho appoggiato e strisciato sopra lo zucchero, anche per il retro dei petali. Ho visto che se non ci sono eccessi di albume, lo zucchero si ditribuisce abbastanza uniformemente.
- Appoggiare su carta forno e asciugare in forno a 25 °C per qualche ora. Girarle anche sotto sopra affinchè si asciughino anche sotto. Io: fatto la stessa cosa ma a temperatura ambiente, lasciando i fiori sul ripiano della cucina (il mio forno a gas non tiene temperature così basse, infatti i primi che ho fatto mettendoli in forno si sono leggermente caramellati!)
- Quando saranno asciutti e rigidi, conservarli in un contenitore ben chiuso.