citazione

"Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni." (Eleanor Roosevelt)

martedì 7 gennaio 2014

La PINZA, dolce veneto dell'Epifania




L'epifania tutte le feste porta via...
quindi, arrivo tardi a mostrare questo dolce? Ma nooooo. Si può fare sempre!
Qui in Veneto la Pinza è un dolce tipico del periodo natalizio e, in particolare, del giorno dell'epifania. Ci sono versioni in cui la base di partenza è una polenta morbida, altre in cui si utilizza pane raffermo e latte. Io vi presento quest'ultima, che è anche una soluzione comoda comoda e gustosa per utilizzare quel pane ormai duro, dimenticato nella dispensa....

...un giorno dell'Epifania soleggiato, ieri...

 sono stata al mare, per respirare, per riempirmi di aria, di sale, di azzurro...ho dovuto socchiudere gli occhi per la troppa luce...ho provato un fremente desiderio di iniziare a correre e gettarmi verso l'origine di quel movimento perpetuo...



All'imbrunire...atmosfera ovattata e colori tenui, leggera foschia ad avvolgere tutto...

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PINZA dell’EPIFANIA

Ingredienti: 
500 g pane raffermo
800 g latte
150 g zucchero
50 g burro fuso
2 uova medie
1 bustina lievito per dolci

200 g uvetta
200 g fichi secchi
2 mele

Aromi:
   Semi di finocchio
   Grappa
   Cannella
   Vaniglia


Procedimento

- Tagliare il pane a fette. 
- Metterlo in una terrina e versarci sopra il latte.
- Ogni tanto mescolare e schiacciare con una forchetta o con le mani affinché tutto il pane venga bagnato con il latte.
- Lasciare ad ammollare da qualche ora a una intera notte (eventualmente in frigo).
- terminato il riposo, schiacciare e mescolare in modo da ridurre il pane in poltiglia. Se dovesse esserci eccesso di latte, scolare un po’ il composto. 
- Tagliare a dadini i fichi secchi e le mele.
- Aggiungere, mescolando, tutti gli ingredienti: zucchero, burro fuso, uova, lievito, uvetta, fichi, mele, aromi a piacere (io: un cucchiaio di semi di finocchio, due cucchiai di grappa, uno spolvero di cannella, due cucchiaini di estratto di vaniglia). 
- Imburrare una teglia e versarci il composto.
- Cuocere a 150-160°C per circa un'ora e un quarto. I tempi di cottura variano con l'umidità del composto, con il forno, con lo spessore dello strato di impasto nella teglia; consiglio di fare la prova stecchino, che deve uscire quasi asciutto.


 
- Una volta raffreddato, sformare sul piatto e cospargere di abbondante zucchero a velo.












Si ottiene una Pinza leggermente umida all’interno, consistente, non troppo dolce. Da gustare da sola dopo pranzo, o a merenda con the, caffè o una bella tazza di cioccolata fumante!












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...lo splendore dorato del tramonto...

"Ed è qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare.
Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala richezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. 
Ma soprattutto: il mare chiama. 
Non fa altro, in fondo, che questo: chiama.
 Non smette mai, ti entra dentro, ce l'hai addosso, è te che vuole.
 Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti.
 Questo mare che vedi e tutti gli altri che non vedrai, ma che ci saranno, sempre, in agguato, pazienti, un passo oltre la tua vita. Instancabilmente, li sentirai chiamare. 
Senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare, che ti chiamerà."
(Alessandro Baricco, da Oceano Mare)

10 commenti:

  1. Adoro la pinza, la faccio spesso anch'io!!!
    Ma dove abiti Eleonora??
    Sai che se non avesse avuto la febbre la mia piccina ci sarei venuta anch'io al mare???
    Sei a Jesolo...giusto?
    Un abbraccio! Roby

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    1. è proprio Jesolo...ieri era una giornata splendida! ma tutto sommato, lo era ovunque qui da noi...lo era sulle colline del Montello, lo era in Grappa, lo era nella mia campagna.
      Mi sa che abitiamo vicine... :-)
      La pinza avrei voluto provarla anche nella versione con polenta...ma avevo tutto quel pane...
      ed è buona anche così!!! ci ho fatto colazione volentieri anche oggi!
      buonanotte!!!

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  2. Adoro le foto del mare e mi riconosco in quel tuo desiderio di spingerti verso quell'infinito. La natura ci regala sensazioni che sfiorano il sacro.

    Mai mangiata la pinza, ma è con pane raffermo...son certa mi piacerebbe.

    E Baricco ♥ ho amato diversi suoi libri e Oceano mare per me è un capolavoro.

    Buonanotte tesoro mio, grazie per avermi regalato un bellissimo post da leggere con calma nel tepore delle mie coperte ♥

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    1. ciao Michi, ho appena finito di sistemare il mio campo di battaglia...la cucina...
      ti leggo volentieri qui da me...e a mia volta tra poco vado a letto...

      anche se non sono una gran fotografa (tenterò di migliorare) ci tenevo a inserire queste foto del mare di ieri...era così bello da guardare!!!

      sai che ho letto solo qualche brano e citazione di Oceano Mare? me lo ha fatto conoscere una amica, scrivendomi spesso qualche pezzetto, e mi sono ripromessa che devo prenderlo e leggerlo anche io!

      ora...filo sotto le coperte! la notte è sempre così breve.
      (e le giornate, pure!!!)

      ♥♥♥

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  3. Che meraviglia ... e come condivido le parole di Baricco; il mare chiama.
    Ed un richiamo continuo, in quel suo movimento perpetuo. Adoro il mare, ci sono nata e mi manca immensamente. Grazie per questo bel post.

    ps. Naturalmente complimenti per la Pinza ;)

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    1. ciao Terry, bentornata qui da me! :-)
      io non sono nata al mare...ma ho passato una vita dentro l'acqua ed ora è il mio elemento, quello in cui rinasco. Comprendo quanto possa mancare il mare, il suo odore, il colore, la sua musica, per chi ci è nato! Sono felice allora di averti mostrato qualche sua immagine...

      la Pinza è un dolce semplice, nelle origini e nella realizzazione, ma può essere arricchito a piacere nel suo contenuto!

      un caro saluto!

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  4. Il mare d'inverno è malinconico ma bello e rimarrei a guardarlo per ore.
    Questo dolce non lo conoscevo prima di passare da te un'ottima idea per riciclare il pane.
    Un abbraccio grande ed è sempre piacevole passare di qui.
    Enrica

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    1. ciao Enrica!
      era una giornata così soleggiata lunedì...che il mare d'inverno non era nemmeno malinconico! :-)

      Questo dolce di pane è comodo e goloso per utilizzare il pane ormai raffermo. E si può variare aggiungendo anche frutta secca tritata, pere anzichè mele, più o meno zucchero, qualche spezia.
      Come sempre, con nostro gusto e fantasia!

      sono contenta del tuo passaggio, grazie!

      un abbraccio e buon anno nuovo!

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  5. Amo il mare infinitamente, sono una figlia del mare.... e solo il mare riesce a calmare le mie ansie.
    Oceano mare di Baricco è bellissimo, merita davvero una lettura e una rilettura e una ririlettura! io proaticamente l'ho sottolineato tutto :)

    Mai mangiata la pinza, ultimamente la vedo dappertutto! amo moltissimo i fichi secchi, quindi è da fare mi sa... e rifare e poi rifare! senza sottolinearla però :))

    ciao cara!

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    Risposte
    1. Ciao Tam!
      la Pinza è una torta di pane (in questa versione) semplice da fare e ricca di sapore. Provala quando avrai da consumare qualche pagnotta dura...
      Credo mi comprerò il libro, ne conosco solo qualche brano o frase che una amica mi manda ogni tanto. E finirà che farò orecchie alle pagine e sottolineature, mi piace rendere miei i libri che trovo interessanti!
      Ciaooooo

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